Il GdL si pone l’obiettivo di promuovere il ruolo cruciale che i musei possono svolgere in termini di policies e di azioni progettuali nell’ambito del welfare culturale, individuandone le potenzialità, nel rispetto della propria missione.
Coordinatrice
Silvia Mascheroni | Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
gdl.welfare@icom-italia.org
Membri
Mara Cerquetti | Università di Macerata
Annalisa Cicerchia | Cultural Welfare Center
Vincenza Ferrara | Università La Sapienza di Roma
Giulia Lapucci | Università di Macerata
Cristina Miedico | Musei del Castello Sforzesco di Milano
Cristiana Montani Natalucci | Cittadinanza Attiva
Catterina Seia | Cultural Welfare Center
Ludovico Solima | Università della Campania “L. Vanvitelli”
Affiliati
Marcella Beraudo di Pralormo | ICOM Piemonte
Lucia Cecio | Fondazione Accademia Carrara
Valerio Deidda | MuA – Museo civico di Sinnai
Maria Grazia Diani | Elevata Qualificazione Regione Lombardia
Alessandra Drioli | Città delle Scienze, Napoli
Miriam Mandosi | MAXXI Roma, ENS Lazio
Cristina Mencarelli | Fondazione Brescia Musei
Marco Marinuzzi | GECT GO
Lucia Notorio | Direzione regionale Musei nazionali Lombardia
Cecilia Sodano | Museo civico Bracciano
Sara Zanatta | Fondazione Museo storico del Trentino
Il GdL si pone i seguenti obiettivi:
- confrontarsi al fine di individuare e definire, nell’ambito articolato del welfare culturale, le specificità inerenti per le quali il GdL intende impegnarsi e operare, e parimenti per quali destinatari;
- confrontarsi per definire il ruolo cruciale che i musei possono svolgere in termini di policies e di azioni progettuali nell’ambito del welfare culturale, individuandone le potenzialità, nel rispetto della propria missione;
- conoscere, aggiornare e condividere, sulla base delle expertise delle/dei componenti il GdL la documentazione saliente, attuale e significativa (sia in ambito nazionale che internazionale) inerente alle policies messe in atto; le buone pratiche; la formazione degli attori;
- conoscere, aggiornare e condividere “lo stato dell’arte” per quanto pertiene le azioni intraprese dai musei sia a livello nazionale, sia a livello internazionale;
- in riferimento all’obiettivo precedente, predisporre una mappa ragionata (territoriale e tematica) a livello nazionale (policies; buone pratiche; percorsi formativi);
- conoscere le ricerche in atto, le strategie e gli indicatori per la misurazione delle esperienze e la valutazione di impatto;
- attivare relazioni costruttive con altri Soggetti/osservatori/attori già operanti nell’ambito del welfare culturale al fine di instaurare alleanze e scambi proficui;
- attivare confronti e relazioni costruttive con altri GdL ICOM Italia, data la contiguità con alcune tematiche/azioni;
- predisporre un documento di indirizzo sia con elementi di riflessione, sia con linee guida operative;
- promuovere occasioni di confronto, aggiornamento, diffusione e condivisione indirizzate alla comunità museale;
- potenziare/consolidare il ruolo di ICOM Italia nell’ambito del welfare culturale.
Impatti o esiti a lungo termine
Argomento di confronto tra i componenti del GdL in prima istanza sarà la definizione dell’ambito, in quanto articolato e complesso, precisando quali realtà cogenti da prendere in considerazione – tenendo presenti quelli già operanti e attivi – ponendo attenzione alla specificità del welfare culturale inerente al ruolo che i musei devono assumere per il promuovere il benessere e la cura, individuando nel contempo i destinatari prioritari. Si ritiene indispensabile condividere le conoscenze e le competenze di ogni partecipante al GdL; le azioni già intraprese dai musei sia a livello nazionale, sia a livello internazionale, nonché realizzare una mappatura delle esperienze più significative, acquisendo, nel contempo, gli strumenti qualitativi e quantitativi per la pianificazione, la verifica e la valutazione.
Elementi di “successo” del GdL – i cui lavori si prevedono di durata biennale, con la conclusione a fine 2025, in corrispondenza con il mandato dell’attuale presidenza – saranno l’impegno e la partecipazione dei singoli componenti e quanto verrà prodotto sia relativamente a un documento di indirizzo, sia alla promozione di buone pratiche che i musei potranno attivare.
Si organizzeranno occasioni di dibattito, approfondimento e formazione desinate alla comunità museale.
Documento di mandato
Le Istituzioni museali sono luoghi rilevanti nella e per la comunità, attori strategici del nostro tempo contemporaneo; devono esercitare il loro ruolo sociale, garantire l’accessibilità e la partecipazione con la messa a punto di progetti dedicati per ogni diversa stagione e condizione esistenziale.
Un corpo sempre più solido di evidenze scientifiche, sostenuto da prassi, comprova la relazione tra cultura, cura e benessere, riconoscendo il ruolo che essa svolge quale fattore fondamentale, mettendo in atto strategie volte a favorire la partecipazione, ancor di più in situazioni, come quella attuale, caratterizzate da complessità, straniamento e disagio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha presentato nel novembre 2019 la prima scoping review, fornendo riflessioni, indicatori ed esiti inerenti questo ambito di ricerca; si tratta di uno dei risultati del progetto “Contesti Culturali per la Salute e il Benessere” (Cultural Contexts of Health and Wellness – CCH) promosso e sostenuto dall’Ufficio Regionale Europa dell’OMS.
Dopo la pandemia, la Commissione Europea ha finanziato una nuova indagine di base sulla produzione scientifica e i progetti in corso fondati sul contributo delle arti e della cultura alla salute e al benessere (Culture For Health).
In Italia il Cultural Welfare Center è fortemente impegnato in diversi e significativi ambiti di intervento: sensibilizzazione, formazione e aggiornamento; promozione e diffusione di buone pratiche; costante interlocuzione a livello internazionale. Grazie alla partecipazione al GdL di Catterina Seia e di Annalisa Cicerchia sarà possibile attivare e consolidare relazioni proficue con il CCW.
Al GdL sta a cuore dedicarsi alla centralità del ruolo dei musei all’interno del welfare culturale, e metterlo in evidenza, considerando la loro peculiarità, circoscrivendone sia le specificità di azione proattiva (promozione della salute), di protagonisti della prevenzione, della gestione e perfino del trattamento di patologie importanti e diffuse. Si lavorerà per individuare i destinatari, alla luce degli interventi già strutturati e operanti presso numerosi Istituti italiani (si fa riferimento, ad esempio, a quanto in atto per persone affette da sindrome di Alzheimer, di Parkinson o con disagio cognitivo.)
Per quanto riguarda ICOM Italia, si ricorda che in occasione dell’articolato processo di consultazione, al fine di acquisire quei concetti chiave considerati elementi cogenti della nuova definizione di museo, intrapreso da ICOM Define (2019-2022), il Comitato italiano, impegnato nel sollecitare il confronto tra i Soci e, più in generale, all’interno della comunità museale, nel questionario predisposto ha formulato il seguente testo che argomenta perché acquisire piacere e benessere tra le finalità istituzionali: “Il piacere ludico, disinteressato e alimentato dalla meraviglia e dalla risonanza si può considerare quale ‘grado zero’ nell’attivazione dell’esperienza conoscitiva e relazionale; si trasforma in benessere, nell’accezione più trasversale: well being, ben-essere sociale, cognitivo, psicologico ed emotivo, a tutto tondo, dell’individuo e della collettività, soprattutto per le categorie marginalizzate e non protette. Benessere è un concetto multidimensionale; il creare benessere autentico deve comprendere quello materiale (beni, servizi), spirituale (bisogno di armonia, equità), relazionale (autostima, la gioia dello scambio); il benessere contribuisce alla fioritura di ogni persona. Un corpo sempre più solido di evidenze scientifiche, sostenuto da prassi, comprova la relazione tra cultura e benessere, riconoscendo il ruolo della cultura quale fattore fondamentale per la promozione del benessere di ognuno, mettendo in atto strategie volte a favorire la partecipazione culturale attiva; ancor di più in situazioni, come quella attuale, caratterizzate da complessità, straniamento e disagio.”
Nonostante la proposta abbia riscontrato esito positivo ed accoglienza, non è stata acquisita alla nuova definizione di museo votata e deliberata a Praga il 22 agosto 2022 dalla General Conference ICOM.
Il contributo di ICOM Italia nel promuovere azioni per far conoscere gli esiti più significativi e attuali della ricerca, offrire ai professionisti museali opportunità di aggiornamento, nonché sostenere o consolidare pratiche, che vedono l’Istituzione museale soggetto attivo nella costruzione di una nuova e diversa visione di welfare si è espresso anche in occasione dell’International Museum Day (IMD).
“Il potere dei Musei” è stato il tema dell’IMD 2022; una sessione del webinar “Il potere dell’educazione” è stata dedicata a “Patrimonio culturale: corpo vivo e fragile, come noi. Educare alla cura e al benessere”.
L’edizione dell’IMD 2023 “Musei, sostenibilità e benessere” ha declinato tre obiettivi dell’“Agenda 2030”, tra cui l’Obiettivo 3. “Salute e benessere globale: garantire a tutte le persone una vita sana e promuovere il benessere a ogni età; in particolare per quanto riguarda la salute mentale e l’isolamento sociale”. Al centro del convegno “Mi stai a cuore: musei, benessere e cura. Nuova frontiera tra ricerca e progettualità” (Milano, Fondazione Rovati, 18 maggio), sono stati il dibattito e la riflessione su come e quanto il patrimonio materiale, immateriale e paesaggio – ben distante dalla retorica della “bellezza” – sia straordinaria risorsa per risemantizzare il dolore e ricomporre fratture, accogliendo e rielaborando espressioni e vissuti di vulnerabilità e fragilità emotiva, esistenziale e relazionale.
Alla luce di tale contesto, il GdL si propone di consolidare l’impegno e la proattività di ICOM Italia nell’ambito del welfare culturale; indagare e definire, oltre all’attorialità del museo, quali le politiche economico-sociali e culturali, nonché le alleanze da attivare sul territorio; quali le conoscenze e le competenze esperte sono richieste ai professionisti che si occupano di benessere e cura all’interno dei musei; le ricerche in atto, le strategie e gli strumenti per la misurazione delle esperienze e la valutazione di impatto; come garantire la sostenibilità di percorsi strutturati e generativi, assunti con responsabilità, non episodici, ma caratterizzanti le finalità e l’operatività dell’Istituzione museale.
Diversi sono gli esiti che il GdL si propone di raggiungere: dal costituire una comunità di ricerca e pratica che sia un’interlocutrice attenta, sensibile e affidabile nei confronti degli Istituti museali che intendono provarsi nell’ambito del welfare culturale, al contribuire a formulare linee di indirizzo, suggerire e approntare strategie e strumenti; individuare e collaborare a declinare percorsi formativi.
Si auspica che il documento di indirizzo che verrà prodotto approvato e acquisito da ICOM Italia, condiviso con la comunità museale, si riveli autorevole e sostenibile, in quanto praticabile all’interno degli Istituti museali.
Attività

Webinar promossi dal Gruppo di Lavoro Welfare culturale di ICOM Italia | 27 maggio e 11 giugno 2025
Primo appuntamento:
I musei attori rilevanti per il ben-essere individuale e collettivo
Catterina Seia | Presidente Cultural Welfare Center
L’incontro intende fare chiarezza riguardo alla specificità dell’ambito, in modo particolare in merito alla consapevolezza e all’assunzione di responsabilità da parte dei musei, attori rilevanti nel promuovere il ben-essere individuale e collettivo, considerando la peculiarità del loro mandato e della loro missione istituzionale.
Secondo appuntamento:
Pianificazione e valutazione dell’impatto nel settore museale
Annalisa Cicerchia | Vicepresidente Cultural Welfare Center; Università di Roma Tor Vergata
L’incontro intende specificare gli aspetti e gli elementi salienti della pianificazione e della valutazione dell’impatto nel settore museale, che hanno per oggetto e per finalità la verifica sistematica degli effetti delle attività museali sul pubblico, sulle comunità e sugli stakeholder.
Le due pratiche – inscindibili – sono essenziali, affinché i musei allineino i loro obiettivi ai benefici per la società, misurando i cambiamenti generati con la loro attività nelle conoscenze, negli atteggiamenti, nei comportamenti e nel ben-essere sociale.

Cultura, ben-essere e salute | Presentazione Numero speciale “Economia della Cultura” 19 giugno 2024
Questo fascicolo speciale di “Economia della Cultura”, grazie alla pluralità degli approcci e la coralità dei contributi afferenti a molteplici ambiti, è una risorsa preziosa per conoscere la specificità e gli snodi cruciali del welfare culturale, le riflessioni e le testimonianze di chi vi opera.