Il CEDOM – Centro di Documentazione Museale di ICOM Italia

La biblioteca di ICOM Italia

Il CEDOM – Centro di Documentazione Museale di ICOM Italia è ospitato presso la Biblioteca “Marzio Tremaglia” – Centro di documentazione regionale di Regione Lombardia, sita in Palazzo Lombardia (piazza Città di Lombardia 1 – Milano. Si consiglia l’ingresso da via Melchiorre Gioia 37 – Nucleo 4, primo piano, ala Azzurra).

L’accesso, libero e gratuito, deve essere concordato scrivendo una email all’indirizzo di posta elettronica biblioteca_tremaglia@regione.lombardia.it

 

La biblioteca “Marzio Tremaglia” dalle origini a oggi

La Biblioteca “Marzio Tremaglia” vede il proprio nucleo fondativo nel Centro Bibliografico e di Documentazione Regionale della Lombardia, creato per rispondere alle esigenze di formazione e aggiornamento degli operatori culturali. Avviato grazie alla legge regionale 14 dicembre 1985, n. 81, che affida alla Regione il compito di curare “un’apposita biblioteca specializzata in biblioteconomia”, il Centro è una risorsa utile non solo per i professionisti del settore, ma anche per studenti, cittadini e studiosi interessati alla cultura e al patrimonio lombardo.

È composto da un primo nucleo di opere provenienti dalla ex Soprintendenza Beni Librari della Lombardia, che conserva libri e documenti del XVIII e XIX secolo, su temi che spaziano dalla biblioteconomia all’archivistica. Nel tempo, il suo patrimonio è cresciuto, trasformandosi da un supporto per la Direzione Generale Cultura di Regione Lombardia (un luogo per “addetti ai lavori”) in un punto di riferimento per diverse discipline. Nel 2010, con il completamento della nuova sede degli uffici della Giunta regionale, il Centro ha trovato una nuova collocazione, riunendo le sue collezioni al primo piano di Palazzo Lombardia.

La legge regionale n. 25 del 2016 conferma l’istituzione dell’Archivio regionale della produzione editoriale e del Centro di documentazione regionale, per promuovere la conoscenza, la conservazione, la valorizzazione e la pubblica fruizione del proprio patrimonio librario e documentale.

Il 19 maggio 2019, gli spazi che ospitano il Centro sono stati intitolati a Marzio Tremaglia, politico e giornalista bergamasco che, come Assessore alla Trasparenza e Cultura di Regione Lombardia dal 1995 al 2000, ha sostenuto iniziative innovative per valorizzare il patrimonio culturale della Regione.

Tesori di conoscenza: i diversi fondi della Biblioteca

La Biblioteca “Marzio Tremaglia” è oggi un importante spazio culturale che ospita, oltre al nucleo originale del Centro Bibliografico e di Documentazione Regionale della Lombardia, anche fondi significativi provenienti da donazioni, acquisizioni e altre Istituzioni:

  • Centro di Documentazione Museale (CEDOM): creato dal Comitato Italiano del Consiglio Internazionale dei Musei (ICOM), il CEDOM è l’unico centro di documentazione museale di un Comitato Nazionale ICOM al mondo. Questo Centro raccoglie testi importanti sulla museografia e museologia, con una vasta collezione di riviste di settore, rendendolo un punto di riferimento per i professionisti, gli studiosi e gli appassionati.
  • Archivio Pirelli: l’archivio conserva documenti storici sulla costruzione del Grattacielo Pirelli, progettato dall’architetto Gio Ponti. Inaugurato nel 1960, il grattacielo è diventato un simbolo di innovazione e design, rappresentando l’eccellenza dell’architettura italiana del XX secolo.
  • Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS): una risorsa dedicata alla memoria storica e alle tradizioni della Lombardia. L’AESS conserva fotografie, documenti, registrazioni e video che raccontano la vita sociale e culturale del territorio lombardo, costituendo un patrimonio prezioso per studiosi e appassionati di storia locale.
  • Fondo Musei Lombardi: conserva documenti e materiali relativi ai musei lombardi dall’inizio degli anni ’70 (la prima legge regionale sui musei è del 1974) ad oggi. Si tratta di cataloghi di musei e di esposizioni temporanee, atti di convegni, riviste scientifiche, saggi di museologia e museografia, pieghevoli, progetti e programmi di educazione al patrimonio (cd. letteratura grigia), tesi di laurea. Talora sostenuti con fondi regionali, pensati spesso come pubblicazioni rivolte agli utenti,  agli operatori e ai professionisti di settore, costituiscono una testimonianza dell’intensa e qualificata attività condotta da questi istituti nel campo della ricerca, conservazione, divulgazione e promozione della cultura.

Grazie alla rete SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale) e al catalogo online, la Biblioteca offre oggi un accesso diretto e gratuito al suo patrimonio.

 

La figura di Marzio Tremaglia

Nel 2019, gli spazi della Biblioteca sono stati intitolati a Marzio Tremaglia, politico e intellettuale bergamasco nato nel 1958. Dopo gli studi al Liceo Sant’Alessandro di Bergamo, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università Cattolica di Milano, distinguendosi per il suo impegno e interesse verso il patrimonio culturale e identitario.

Come Assessore alla Trasparenza e Cultura di Regione Lombardia, dal 1995 al 2000, ha promosso innovazioni con immediate ricadute nazionali. Sotto la sua guida, ad esempio, si è concepito e avviato il sistema di riconoscimento dei musei lombardi, presupposto essenziale nel percorso che ha portato all’Atto di indirizzo nazionale del 2001 e alla Carta nazionale delle professioni museali di ICOM (2005), approvata nel corso della Prima Conferenza Nazionale dei Musei  (Palazzo Pirelli, ottobre 2005). Il sostegno a musei, archivi e biblioteche si è espresso anche nell’acquisizione di beni culturali, nel potenziamento infrastrutturale e nell’adeguamento tecnologico. Promotore di iniziative come il Polo lombardo della Carta del Rischio del Patrimonio Culturale, in partenariato con l’Istituto Centrale per il Restauro, Tremaglia ha rafforzato la cooperazione pubblico-privato, lasciando un’impronta duratura nella democratizzazione dell’accesso alla cultura, anche mediante la promozione di Internet aperto ai cittadini, grazie al sostegno alle Reti Civiche.

 

Il Fondo Pirelli: storia e architettura di un grattacielo “visionario”

Il Fondo Pirelli è una collezione di documenti di grande valore storico che racconta la storia e la gestione del Grattacielo Pirelli, uno dei simboli architettonici di Milano e della Lombardia: è stato il grattacielo più alto d’Europa dal 1958 al 1966. Costruito tra il 1954 e il 1960 su progetto dell’architetto Gio Ponti, il “Pirellone” è l’emblema di un periodo di grandi ambizioni e innovazioni. Dal 1978, è diventato la sede della Regione Lombardia.

Questo fondo è fondamentale per comprendere la storia della costruzione dell’edificio e gli eventi legati ad esso. I documenti coprono tutte le fasi, dalla progettazione alla gestione ordinaria e straordinaria, fino al restauro effettuato dopo l’incidente aereo del 2002.

La documentazione si divide in due sezioni: la prima raccoglie carte e disegni delle Industrie Pirelli e degli uffici regionali tra il 1955 e il 2000, compresi i documenti che descrivono il processo che ha portato all’acquisto dell’edificio da parte della Regione. La seconda sezione contiene i disegni tecnici della società di ingegneria “Tekne”, realizzati tra il 1955 e il 1967, che illustrano i dettagli architettonici e strutturali del grattacielo.

 

ICOM Italia e il CEDOM: un archivio per la museologia

Fondato nel 1946, l’International Council of Museums (ICOM) è l’organizzazione internazionale che rappresenta musei e professionisti museali in tutto il mondo, impegnata a preservare, ad assicurare la continuità e a comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale, attuale e futuro, materiale e immateriale. In Italia, il Comitato Nazionale ICOM è nato nel 1947 e da oltre 70 anni supporta gli istituti culturali e i soggetti che a vario titolo operano nella filiera culturale e creativa cooperando alla creazione e sviluppo di progetti di ricerca, di gestione innovativa e di valorizzazione delle collezioni, favorendo il dialogo fra esperti di diverse discipline.

Negli anni, ICOM Italia ha ideato uno spazio dedicato alla raccolta e conservazione di risorse documentarie sulla museologia e museografia. Questo progetto ha preso forma il 10 marzo 1998 con la creazione del Centro di Documentazione di Museologia e Museografia (CEDOMM, oggi Centro di Documentazione Museale), unico centro documentale legato a un Comitato Nazionale dell’ICOM. Inizialmente ospitato presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, la collezione del CEDOM si è sviluppata nel suo nucleo originario grazie alla raccolta di documenti, pubblicazioni, periodici, riviste di settore inviati all’Associazione per posta, depositati da membri della Giunta esecutiva o dagli associati (che fino agli inizi XXI secolo ammontavano a circa 200 su tutto il territorio nazionale). La raccolta archivistico-libraria originaria si è progressivamente arricchita negli anni grazie ad una serie di fondi derivanti da donazioni: questi contributi hanno notevolmente ampliato il patrimonio documentale, integrando risorse che arricchiscono la prospettiva storica e teorica sulle pratiche museologiche e museografiche dagli anni ’40 del XX secolo ad oggi.

Nel 2012, un accordo con Regione Lombardia ha permesso il trasferimento del CEDOM presso il Centro Bibliografico e di Documentazione Regionale a Palazzo Lombardia, rendendo così la raccolta di ICOM accessibile a un pubblico più vasto.

 

Il CEDOM e i suoi fondi: racconti di museologia

Il Centro di Documentazione Museale del Comitato Italiano di ICOM custodisce un patrimonio vario e prezioso, frutto soprattutto di donazioni. Ogni fondo offre una testimonianza della storia della museologia e museografia italiana:

  • Fondo Fredi Drugman: Questa collezione include materiali accademici come tesi, cataloghi e planimetrie di musei italiani ed esteri. Donata da Fredi Drugman (1927-2000), architetto e docente visionario, questa raccolta riflette la sua visione del museo come spazio sociale e culturale integrato nella vita urbana, accessibile alla comunità. Complementarmente al fondo presente nel CEDOM, la parte più consistente del Fondo Drugman si trova al CASVA di Milano dal 2009.
  • Fondo Roberto Togni: Composto da circa 4.000 volumi, tra cui manoscritti e studi, questo fondo è stato donato tra il 2010 e il 2014 da Roberto Togni, docente e museologo. La collezione rappresenta la sua dedizione alla ricerca e alla diffusione del sapere museologico in Italia.
  • Fondo Alberto Garlandini: Donato nel 2015 da Alberto Garlandini, museologo ed esperto di gestione del patrimonio culturale, questa collezione include volumi che riflettono il suo impegno per la valorizzazione dei musei come luoghi di conoscenza e integrazione culturale.
  • Fondo Museo Poldi Pezzoli: Questo fondo, donato nel 2012 dal museo milanese, comprende una parte della sua biblioteca, ampliata sotto la direzione di Alessandra Mottola Molfino. La raccolta è composta principalmente da riviste specialistiche, tra cui numerosi numeri del Burlington Magazine.

 

Il Fondo del Museo Poldi Pezzoli

Il Museo Poldi Pezzoli è una delle più importanti Case Museo in Europa e custodisce raffinate collezioni artistiche del XIX secolo. Dimora aristocratica di Gian Giacomo Poldi Pezzoli (1822-1879), è la cornice di una eccezionale raccolta di dipinti italiani ed europei, in particolare del Rinascimento, e di una collezione unica di arti decorative quali armi, ceramiche, porcellane, vetri, tessili, orologi e oreficerie.

Nel 2012, dopo il trasferimento della Biblioteca del Museo in una nuova sede, il patrimonio librario è stato ridimensionato, in particolare la sezione dei periodici che ne costituiva circa il 30%, pari a circa 80 metri lineari di volumi e 70 testate. Per preservare questo materiale di eccezionale valore, il Museo ha deciso di donare i periodici a diverse istituzioni: parte alla Biblioteca d’Arte e alla Biblioteca d’Arte Applicata del Castello Sforzesco, parte alle biblioteche dell’Università Statale di Milano e una selezione significativa al CEDOM di ICOM Italia.

Tra i materiali donati, spiccano intere serie del Burlington Magazine, una delle riviste più autorevoli nel campo della storia dell’arte, fondata a Londra nel 1903. Questa rivista è nota per i suoi articoli di ricerca su temi legati all’arte e al collezionismo, che spaziano dalle tecniche artistiche alla storia delle collezioni.

 

Un salto nel futuro: il progetto ICOM Italia Pop-up Library

Il Centro di Documentazione Museale di ICOM Italia (CEDOM), ospitato presso la Biblioteca “Marzio Tremaglia” e operante anche grazie al sostegno della Regione Lombardia, si propone come una struttura dedicata alla documentazione della nostra storia associativa e che, allo stesso tempo, intende assumersi un chiaro compito di futuro operando mediante nuove acquisizioni
e la promozione di attività di ricerca e sviluppo nel settore della museologia e museografia.

Michele Lanzinger, Presidente di ICOM Italia,

Introduzione al volume Il centro di documentazione di ICOM Italia, I musei nel loro divenire, 2024

Il progetto ICOM Italia Pop-up Library: Valorizzazione dinamica e innovativa del patrimonio Bibliotecario di ICOM Italia vuole restituire alla comunità il Centro di Documentazione Museale (CEDOM) come spazio partecipato anche per le generazioni più giovani. L’iniziativa punta a stimolare l’interesse verso gli archivi e le biblioteche come strumenti fondamentali per la diffusione della conoscenza e la promozione del patrimonio culturale. L’attività di rilancio del Centro di Documentazione prevede la valorizzazione delle risorse documentali attraverso progetti di digitalizzazione, l’incremento del patrimonio librario e l’organizzazione di incontri dedicati, coinvolgendo studiosi, studenti e professionisti del settore.

Un primo significativo intervento riguarda la semplificazione dell’acronimo del Centro di Documentazione: da CEDOMM (Centro di Documentazione di Museologia e Museografia) a CEDOM (Centro di Documentazione Museale), un cambio che riflette il desiderio di rinnovamento e di accessibilità. In parallelo, il progetto ha portato alla realizzazione di un volume, “Il Centro di Documentazione di ICOM Italia. I Musei nel loro divenire”, curato da Erica Bernardi, per ripercorrere la storia del CEDOM anche attraverso lo sguardo dei protagonisti che hanno contribuito a delinearlo come lo conosciamo oggi.

 

Guarda il servizio “Una nuova biblioteca per Milano, da Regione e ICOM Italia”

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L’ archivio di ICOM Italia

L’archivio, che comprende atti riferiti al periodo 1977-2012, è attualmente in deposito presso il Polo Archivistico di Regione Lombardia situato a Morimondo (MI) e nel corso del 2017 è stato oggetto di un impegnativo lavoro di riordino ai fini di salvaguardia e di valorizzazione.

L’ordinamento, realizzato dalla dott.ssa Chiara Elli con la supervisione del responsabile di archivio regionale, ha comportato l’analisi di circa 204 pezzi, privi di strumenti di corredo, la loro riorganizzazione in fascicoli e l’inventariazione digitalizzata secondo il programma Sesamo 4, utilizzato dalla Regione.

Conclusa la realizzazione della base dati inventariale, i dati saranno convertiti nel formato Archimista (.aef) per la pubblicazione e la consultazione in rete.

 

Guida alla consultazione del catalogo online della Biblioteca di ICOM Italia