Il 19 dicembre 2023 sono state pubblicate (https://www.istat.it/it/archivio/292298) le tabelle che elaborano i dati raccolti con il Censimento dei musei e istituti similari, realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura e le Regioni, Esse forniscono una miniera di informazioni che meritano di essere attentamente analizzate e interpretate non solo dai ricercatori e dagli enti di governo, ma anche dai responsabili degli istituti e dai professionisti per poter comprendere il quadro complessivo, nazionale e locale, in cui operano, seguire l’evoluzione nel tempo e misurarsi con altri ambiti territoriali e istituzionali,
In quest’ultima indagine, (condotta nella versione completa, dopo la short survey dell’anno precedente) accanto agli aspetti consueti relativi alle caratteristiche degli istituti, ai visitatori, alla gestione e alle tradizionali attività, vengono affrontati temi “nuovi”, di grande interesse e attualità, che potranno fornire anche ai gruppi di lavoro di ICOM Italia e ai coordinamenti regionali un quadro nazionale e territoriale di riferimento. Pensiamo ad esempio alle tabelle relative alla formazione del personale negli ultimi tre anni, (tab.1.16) alla digitalizzazione delle collezioni esposte o nei depositi (tab.1.22), ai servizi sul web (tab.1.21), all’accessibilità fisica e cognitiva (tab.1.25), all’inclusione (tab. 1.26), alla collaborazione/partenariato a livello territoriale e all’esistenza di reti/sistemi museali o servizi culturali integrati (tab.1.27).
Ancora carenti, a nostro avviso, dati quantitativi e qualitativi sul personale impiegato, difficili da raccogliere, al pari di quelli finanziari. Sono comunque delineate alcune tendenze di fondo: a) l’uso limitato del volontariato (assente nel 56%degli istituti, presente con una sola risorsa nell’8% o con 2-3 nel 12% dei casi); b) la sussistenza di musei con dotazioni esigue, talvolta in condivisione con altre strutture (il 7,6% ha un’unica risorsa, il 20% conta 2 o 3 addetti e solo il 27,4 % ha più di 10 unità di personale),
Per quanto riguarda la situazione complessiva dei musei nel Paese, si registra una notevole ripresa dopo la situazione critica degli anni 2020 e 2021 legata alla pandemia. Nel 2022 sono saliti a 4416 gli istituti aperti al pubblico di cui 3392 musei, 298 aree archeologiche, 726 monumenti: in aumento rispetto al 2020 (quando erano 4265), ma sempre meno del 2019. Analogamente le visite registrate nei musei sono state 107.899.952, più del doppio dell’anno precedente (48.855.940), ma ancora meno del 2019 (circa 130 milioni).