Il messaggio di inizio anno di Michele Lanzinger, Presidente di ICOM Italia

Sempre con grande piacere colgo l’occasione della prima newsletter dell’anno per formulare a tutti voi gli auguri più sentiti per un nuovo anno ricco di gioia e di soddisfazioni. Per il mio ruolo mi limito a quelle professionali, ma con il cuore mi permetto di andare un po’ più in là.

Si tratta poi di un compito facile perché, dopo tanti anni di frequentazione della nostra associazione e ora come presidente, posso dire di aver sempre avuto a che fare con persone motivatissime e felici di una professione che, come viene giustamente detto da tutti coloro che credono in quello che fanno, è vissuto come il più bello.

Certamente non sempre le cose vanno come ci piacerebbe, i problemi sono molti ma il metodo per affrontarli è poi sempre lo stesso, momento su momento, con una buona dose di visione e di programma. Rimbocchiamoci le maniche. Ma permettetemi una mezza riflessione su questo aspetto, quello di collocarci in una prospettiva di progetto, sempre e comunque. Il ciclo delle nostre proposte parte dal momento dell’idea, prosegue con la sua definizione e quindi con lo sviluppo e la realizzazione. La parte iniziale è lo spazio dove si annidano i problemi, nella seconda si devono concentrare le soluzioni. Si tratta di un percorso con fasi divergenti seguite da fasi convergenti che puntano in conclusione a indentificare i traguardi, tra sistematiche limitazioni finanziarie e montagne di impedimenti burocratici. Ne siamo consapevoli.

Il percorso cui sopra ho fatto cenno è quello del Doppio diamante, molto utile quando ci apprestiamo a programmare e progettare il nostro futuro. E proprio su questo potremmo focalizzare la nostra attenzione. In occasione della nostra assemblea annuale che si terrà dal 4 al 6 aprile ospiti della Fondazione Brescia Musei affronteremo il tema della rendicontazione sociale e di sostenibilità come uno strumento fondamentale per “rendere conto” ma soprattutto per “renderci conto” di cosa facciamo e dove andiamo. A proposito del nostro futuro, questa volta come operatori nei musei, a giugno terremo un convegno sul tema delle professioni museali incentrato su tre nodi fondamentali: riconoscimento/descrizione; formazione; reclutamento/mercato del lavoro e su come stanno evolvendo le professioni non solo culturali. Si tratta di un argomento che merita di essere affrontato alla luce dei grandi cambiamenti intervenuti negli ultimi anni nel nostro “mercato del lavoro”.

Con il 2025 avrà termine questa consiliatura ICOM e anche noi come associazione assolveremo questo compito di rendiconto con uno sguardo al passato di questi ultimi tre anni di attività e uno sguardo di riflessione verso il futuro.  Ed è sul tema del futuro della nostra associazione e più in generale delle cose che contano oggi per i musei che concentreremo la nostra attenzione. ICOM Italia con il suo Consiglio direttivo e la sua validissima Segreteria ha lavorato con impegno e buoni risultati. I Coordinamenti Regionali e i Gruppi di Lavoro hanno operato ottimamente e con qualità di prodotto.

A sostengo di questa valutazione positiva e solo per fare cenno a quest’ultimo anno 2024, riporto alcuni dati che troveranno poi un ampio commento sul Bilancio di sostenibilità e missione che produrremo a breve.

Community

  • 4.200 soci paganti;
  • 13.500 follower su Instagram;
  • 21.700 follower su Facebook;
  • 20.300 follower su Linkedin.

Iniziative

  • 4 convegni nazionali in presenza;
  • 7 webinar nazionali;
  • 3 “Giovedì di ICOM Italia”;
  • 5 workshop nazionali;
  • 3 tavoli tecnici di discussione su argomenti specifici;
  • 3 partecipazioni a iniziative internazionali: Convegno sui Depositi (Parigi); Revisione del Codice Etico; ICOM Award for Sustainability;
  • 14 attività dei Gruppi di Lavoro strutturate e aperte al pubblico come webinar, workshop, eventi formativi;
  • 25 attività dei Coordinamenti Regionali (incontri con i soci, visite guidate, attività di formazione, progetti) con nascita del nuovo CR Abruzzo;
  • 42 patrocini;
  • 4 convenzioni istituzionali:
    1. il Protocollo di intesa con Regione Lombardia, AIB e ANAI per la creazione di un polo di alta formazione per gli operatori della cultura e l’avvio delle attività di valorizzazione della Biblioteca Marzio Tremaglia e del CEDOM – Centro di Documentazione Museale di ICOM Italia;
    2. il rinnovo della Convenzione con Regione Lombardia;
    3. la Convenzione quadro con la Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività culturali;
    4. l’Accordo quadro di collaborazione con il Dipartimento per la valorizzazione del Patrimonio culturale del Ministero della Cultura.

Tutte attività che sottolineano quanto l’associazione sia viva e sostenuta da una rete di professionisti, i soci ICOM, impegnati nella costruzione di nuove idee di museo con al centro la cura e l’interpretazione dei patrimoni culturali e l’impegno per e con la società. Nello spirito della nuova definizione di museo, non c’è dubbio.  Con questi orientamenti stiamo dimostrando quanto i musei siano operatori di benessere per gli individui e per le collettività, impegnati per lo sviluppo sostenibile, tessitori di alleanze per una promozione qualificata dei luoghi. Insomma, soggetti coinvolti a pieno titolo nel nostro tempo e nella costruzione del divenire della nostra società.

Buon 2025 a tutti!