Si è concluso nel mese di maggio il lungo processo per l’elaborazione di una nuova definizione di museo e il nuovo testo, dopo l’approvazione dell’Executive Board di ICOM, sarà posto in votazione nell’Assemblea Straordinaria, che si terrà il 24 agosto a Praga nell’ambito della Conferenza Generale.
Condotto con grande equilibrio e trasparenza dal Comitato Internazionale ICOM Define, coordinato da Bruno Brulon e Lauran Bonilla-Merchav, esso ha visto un’ampia partecipazione dei Comitati Nazionali e Internazionali, chiamati a consultare a più riprese i loro associati e ad esprimere le loro valutazioni.
La quarta ed ultima consultazione, alla quale ha partecipato anche ICOM Italia, aveva riguardato le 5 proposte elaborate dal Comitato (ovvero dai cinque gruppi, di 4 membri ciascuno, nel quale si era articolato), tenendo conto delle parole e concetti chiave maggiormente condivisi dalla comunità internazionale. Una volta raccolte le preferenze e alcune proposte puntuali di modifiche/integrazioni di parole chiave tra una definizione e l’altra, si è arrivati ai due testi finali presentati nell’Advisory Council del 20 maggio 2022, la cui votazione ha sciolto l’ultima riserva.
Questa la versione definitiva nelle tre lingue ufficiali:
A museum is a not-for-profit, permanent institution in the service of society that researches, collects, conserves, interprets and exhibits tangible and intangible heritage. Open to the public, accessible and inclusive, museums foster diversity and sustainability. They operate and communicate ethically, professionally and with the participation of communities, offering varied experiences for education, enjoyment, reflection and knowledge sharing.
Un musée est une institution permanente, à but non lucratif et au service de la société, qui se consacre à la recherche, la collecte, la conservation, l’interprétation et l’exposition du patrimoine matériel et immatériel. Ouvert au public, accessible et inclusif, il encourage la diversité et la durabilité. Les musées opèrent et communiquent de manière éthique et professionnelle, avec la participation de diverses communautés. Ils offrent à leurs publics des expériences variées d’éducation, de divertissement, de réflexion et de partage de connaissances.
Un museo es una institución sin ánimo de lucro, permanente y al servicio de la sociedad, que investiga, colecciona, conserva, interpreta y exhibe el patrimonio material e inmaterial. Abiertos al público, accesibles e inclusivos, los museos fomentan la diversidad y la sostenibilidad. Con la participación de las comunidades, los museos operan y comunican ética y profesionalmente, ofreciendo experiencias variadas para la educación, el disfrute, la reflexión y el intercambio de conocimientos.
Come risulta evidente dal confronto tra la definizione attualmente in vigore, votata a Vienna nel 2007, e quella che sarà posta in votazione a Praga sono stati introdotti alcuni elementi importanti, ormai ricorrenti nel dibattito museologico e nella coscienza dei professionisti museali.
DEFINIZIONE ATTUALE (VIENNA 2007) | PROPOSTA 2022 (IN VOTAZIONE A PRAGA) |
Il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sul patrimonio tangibile e intangibile dell’uomo e del suo ambiente, lo acquisisce, lo conserva, lo comunica e in particolare lo espone per scopi di studio, educazione e diletto. |
Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, raccoglie, conserva, interpreta ed espone il patrimonio (culturale) materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze. * |
* Traduzione in italiano non ufficiale
Il primo periodo riprende sostanzialmente le caratteristiche identitarie e le funzioni universalmente riconosciute del museo, con alcune modifiche:
- La ricerca è posta al primo posto (come precedentemente solo nella versione francese) in quanto considerata preliminare a tutte le altre azioni:
- Il termine “acquisisce” è sostituito con “raccoglie”, termine che si adatta meglio al patrimonio intangibile o diffuso e segna una distanza rispetto alla necessità di proprietà/possesso del bene.
- viene inserita l’”interpretazione” accanto all’esposizione, a sottolineare il lavoro di studio/descrizione dei beni e dei contesti e di rielaborazione/mediazione dei significati e dei valori, affidata ai professionisti e comunicata al pubblico;
- le finalità (studio, educazione, diletto/intrattenimento) sono spostate alla fine del secondo periodo, con alcune modifiche e integrazioni.
Nel secondo periodo sono evidenziate la visione e il modus operandi dei musei, con un passaggio, a prima vista non facilmente comprensibile, dal singolare al plurale, che intende probabilmente sottolineare il passaggio dalle caratteristiche generali e le funzioni tipiche dell’istituzione “museo” – come entità astratta – alle azioni concrete svolte dagli “istituti” museali, nella loro molteplice varietà.
In questo periodo sono inserite alcune parole chiave fortemente innovative e largamente condivise dalla comunità di ICOM, come emerso dalle indagini effettuate:
- l’accessibilità e l’inclusività, che vanno ben oltre l’apertura al pubblico della precedente definizione;
- il rispetto e la promozione della diversità e della sostenibilità;
- il richiamo a un comportamento etico (con evidente rinvio al Codice etico di ICOM) e all’esigenza di professionalità nello svolgimento delle funzioni proprie del museo;
- la partecipazione delle comunità e la condivisione (sharing, partage, intercambio) delle conoscenze:
- la necessità di un’offerta ampia e diversificata per far sì che la visita si trasformi in un’esperienza che educhi, dia piacere (godimento, svago, benessere), solleciti la riflessione, estenda e metta in relazione le conoscenze.
In definitiva ci sembra che la definizione finale proposta all’approvazione dell’Assemblea generale soddisfi la doppia esigenza di porsi in continuità con le precedenti e di innovarle alla luce di quanto è mutato nel mondo museale e nella società.