8 novembre 2024, ore 9- 13
Museo MACA- Mantova Collezioni Antiche | Sala dei Trionfi e on- line su piattaforma Zoom.
Nel nuovo welfare, il ruolo sociale affidato ai musei è un elemento innovativo e distintivo della contemporaneità: il museo tende oggi ad agire in modo sempre più inclusivo per garantire a quante più persone possibile parità di diritti e opportunità di accesso al patrimonio culturale. Istituzione duttile, il museo persegue la finalità di rappresentare la società, che a sua volta gli riconosce, più o meno consapevolmente, il ruolo di custode e interprete delle proprie radici, identità e aspirazioni, riversandovi aspettative, collettive e individuali, sui significati del presente e sulle attese del futuro. In tale prospettiva nasce il seminario “Museo plurale.
Verso l’accessibilità diffusa e condivisa del patrimonio culturale di Mantova e Sabbioneta” organizzato e curato dall’associazione ARTEVERSO aps, con la direzione scientifica di Melania Longo e Paola Rampoldi, museologhe esperte di accessibilità.
Il seminario contribuirà al dibattito nazionale sui percorsi di mediazione del patrimonio culturale in chiave multidimensionale (fisica, ma anche economica, sociale, cognitiva, senso- percettiva, ecc.) attraverso la presentazione e l’analisi di alcuni progetti pilota sull’accessibilità e l’inclusione realizzati a Mantova e Sabbioneta; iniziative tra loro eterogenee, ma assimilabili nella ricerca della qualità dell’esperienza dei visitatori.
L’iniziativa intende:
● proporre una visione dell’accessibilità museale in senso ampio, che coinvolge l’intera istituzione museo nei suoi diversi dipartimenti, a partire dai progetti realizzati a Mantova e Sabbioneta;
● favorire l’accesso alla conoscenza del patrimonio culturale attraverso politiche inclusive;
● diffondere l’uso di tecnologie digitali e la definizione di linguaggi multimediali che facilitino la fruizione del museo da parte del maggior numero di pubblici possibile;
● mettere a confronto buone pratiche sulla costruzione di Comunità di Pratiche;
● promuovere una prospettiva olistica di “museo aperto”, ispirata ai principi della Convenzione di Faro del 2005 e della sostenibilità sociale dell’Agenda 2030.
L’iniziativa è patrocinata da ICOM Italia