ICOM Italia pubblica intanto l’elenco dei provvedimenti già adottati, pur sapendo che essi potranno essere emendati o implementati nei prossimi giorni. Propone inoltre una sintesi delle misure e dei destinatari, con una particolare attenzione alle organizzazioni del Terzo settore:
Ultimo aggiornamento: 20 maggio 2020
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
- DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 maggio 2020
Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20A02717)
GU Serie Generale n.126 del 17-05-2020 - DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 aprile 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. (20A02352)
GU Serie Generale n.108 del 27-04-2020 - DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 aprile 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. (20A02179)
GU Serie Generale n.97 del 11-04-2020 - DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18 (detto Decreto ‘Cura Italia’)
Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20G00034)
GU Serie Generale n.70 del 17-03-2020 - DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 9 marzo 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. (20A01558)
GU Serie Generale n.62 del 09-03-2020 - DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 marzo 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20A01522) GU Serie Generale n.59 del 08-03-2020 - DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 marzo 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20A01522)
GU Serie Generale n.45 del 23-02-2020 - DECRETO-LEGGE 25 marzo 2020, n. 19
Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20G00035)
GU Serie Generale n.79 del 25-03-2020
Nota: entrata in vigore del provvedimento, 26/03/2020
APPROFONDIMENTI
Dalla proroga della scadenza per l’adeguamento degli statuti e la presentazione dei bilanci, agli incentivi alle donazioni, la sospensione di alcuni versamenti e delle attività di centri diurni e semiresidenziali. Una lettura di alcuni dei provvedimenti previsti per l’emergenza coronavirus
Decreto “Cura Italia”: ecco le novità per il settore culturale e creativo
a cura di Francesco Mannino*
Con il Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (Cura Italia), il Governo ha messo in campo diverse azioni per contenere gli effetti sociali ed economici della crisi Covid-19, includendo il settore culturale sia in forma diretta che trasversale, anche a seguito di molteplici interventi e pressioni delle organizzazioni di categoria, tra cui ICOM Italia.
In tal senso – almeno in parte – sembrano rispondere le misure di seguito elencate:
- Per ciò che riguarda gli ammortizzatori sociali, l’estensione della cassa integrazione in deroga a tutti i lavoratori (anche della cultura, anche del terzo settore, Art. 22), nonché l’attivazione di procedure facilitate per l’accesso al Fondo di Integrazione Salariale (Artt.19-21); l’indennità di 600 euro per i professionisti non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie; e non di meno l’indennità per i lavoratori dello spettacolo (Art. 38).
- Per ciò che concerne tributi e contributi, la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali (anche) per tutti i soggetti che gestiscono musei, biblioteche, archivi, luoghi e monumenti storici, nonché orti botanici, giardini zoologici e riserve naturali e che svolgono attività di guida e assistenza turistica (Art. 61); la sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi (Art. 62).
- Per ciò che riguarda gli aiuti diretti, va segnalata l’istituzione del Fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo (due Fondi, uno di parte corrente e l’altro in conto capitale, Art. 89), e il sostegno degli autori, degli artisti interpreti ed esecutori, e dei lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d’autore (Art. 90).
- Per ciò che concerne il termine di adozione dei rendiconti o dei bilanci d’esercizio relativi all’esercizio 2019, diverse proroghe per gli enti privati (e quindi anche imprese sociali, Art. 106) e per gli enti pubblici (Art. 107) e per il Terzo Settore, compreso l’adeguamento degli statuti (Art. 35).
- Per ciò che riguarda i rimborsi sembra invece che l’utile sistema dei voucher previsto dall’Art. 88 (Rimborso dei contratti di soggiorno e risoluzione dei contratti di acquisto di biglietti per spettacoli, musei e altri luoghi della cultura) non possa essere applicato anche per le ingenti disdette che hanno colpito il settore già prima del decreto 8 marzo che ne disponeva la chiusura su tutto il territorio nazionale, soprattutto quando si è trattato non di un rimborso ma di un mancato guadagno (prenotazione senza anticipo): che però per molte istituzioni e organizzazioni ha rappresentato di fatto una componente non indifferente della attuale asfissia.
- Per le organizzazioni private che prestavano servizi educativi (e scolastici e servizi sociosanitari e socioassistenziali) l’Art. 48 (Prestazioni individuali domiciliari) permette alle pubbliche amministrazioni durante la sospensione dei suddetti servizi di attivare prestazioni in forme individuali domiciliari o a distanza avvalendosi del personale disponibile, già impiegato in tali servizi, dipendente da soggetti privati che operano in convenzione.
- Sarà da approfondire se la detrazione, ai fini dell’imposta sul reddito, di un importo pari al 30% delle erogazioni liberali in denaro e in natura effettuate in favore (tra gli altri) delle associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro e finalizzate a finanziare gli interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, (Art. 66) riguardi anche le attività delle associazioni impegnate in attività culturali rivolte alle comunità di riferimento durante questa delicata fase.
- A tal proposito, per le organizzazioni del terzo settore, seppure incluse dal Decreto sia tra i beneficiari degli ammortizzatori sociali che tra quelli della sospensione di tributi e contributi, e per cui sono state prorogate le scadenze dell’approvazione dei bilanci e adempimenti, ci si aspettano però ulteriori misure specifiche finalizzate alla loro immediata sopravvivenza ed anche tese a rendere efficaci le loro capacità di sostegno e coinvolgimento delle proprie comunità: si fa riferimento ad esempio alla immediata istituzione del Registro Unico del Terzo Settore e al completamento della procedura per l’autorizzazione europea delle agevolazioni fiscali per gli ETS, per fare solo alcuni esempi.
Infine, ma non meno importante: nei giorni immediatamente successivi al Decreto si è cercato di capire chi è restato fuori dalle misure attivate, e cosa dovrebbe essere fatto in seguito per evitare l’esclusione. Per fare un esempio i cosiddetti lavoratori intermittenti dello spettacolo hanno avviato la campagna #nessunoescluso per i circa 200.000 artisti rimasti fuori dalla possibilità di usufruire dell’indennità.
Va però detto che, a conti fatti, emerge complessivamente un’attenzione esplicita al mondo culturale che forse non si era mai vista; a allo stesso tempo la consapevolezza che tale attenzione deve necessariamente fare i conti con una crisi trasversale ed estesa, che in questa fase va affrontata con un approccio olistico e certamente intersettoriale e non campanilistico.
È certamente un intervento di emergenza, a cui sarà necessario far seguire misure di tipo strategico, stabilizzanti e permanenti, che mettano complessivamente il settore culturale – e quello museale – nelle condizioni di non trovarsi mai più davanti alla crisi che lo ha inevitabilmente colpito a seguito della emergenza in corso, potendo invece continuare a garantire – anche in periodi critici come questo – il suo ruolo di agente di interesse generale al servizio della società.
* Coordinatore Regionale ICOM Sicilia, Membro del Consiglio Direttivo di Federculture, Presidente di Officine Culturali (Catania)