Pluralismo, partecipazione, ricerca, restituzione: i ruoli dell’antropologia nei patrimoni culturali
Negli ultimi decenni la ricerca antropologica ha ripensato profondamente il paradigma del patrimonio culturale evidenziando la capacità generativa e la densità che esso produce sul piano dei processi sociali, politici e creativi per i soggetti e le collettività coinvolte, in particolar modo in campo museale e nell’ambito dei patrimoni immateriali, che sempre più vedono coinvolte forme della società civile e una crescente consapevolezza locale della sua valenza politico-culturale.
Allo stesso modo la ricerca antropologica ha indagato criticamente i processi implicati nella definizione, conservazione e trasmissione dei patrimoni culturali, riflettendo su campi specifici di costruzione della località, come quello della nostalgia o della memoria, spesso coinvolte nella legittimazione di narrazioni identitarie. Sul medesimo fronte di critica si collocano le frizioni generate dalle questioni problematiche delle restituzioni e delle riparazioni nell’ambito dell’acceso dibattito sull’egemonia delle istituzioni culturali, che si connette alla necessità di formulare nuove politiche del patrimonio e delle collezioni museali orientate alla decolonizzazione e alla partecipazione; principi, questi, che si configurano come valori globali e conseguenze dei processi di democratizzazione che si stanno attuando anche grazie alle nuove tecnologie e ai media. Il nuovo paradigma di un patrimonio culturale “al servizio della società” solleva la questione del nuovo ruolo dell’antropologia che opera dentro i processi di patrimonializzazione, sempre più vicino a quello della mediazione e della ricerca collaborativa.
Il convegno chiama a riflettere sulla dimensione sociale, politica, conflittuale ma anche creativa, nonché immaginativa del patrimonio culturale, oggi sempre più al centro di processi di ripensamento e di investimenti simbolici da parte di comunità plurali di interessi. In particolare, i relatori sono invitati a portare un contributo sulla crescente complessità del paradigma patrimoniale anche alla luce della definizione di museo approvata nel 2022 a Praga nell’ambito dell’Assemblea Generale Straordinaria di ICOM, che com’è noto introduce alcune novità importanti rispetto alla precedente definizione del 2007, privilegiando i compiti di ricerca e interpretazione e indicando gli obiettivi di accessibilità, inclusione e promozione della diversità e della sostenibilità come missioni fondamentali di ogni museo. L’obiettivo del convegno è quello di costituire una rete di circolazione di pratiche, esperienze, sperimentazioni e riflessioni teoriche sul ruolo che l’antropologia, le istituzioni e le realtà dei musei e dei patrimoni culturali materiali e immateriali possono assumere oggi nel ribaltamento dei paradigmi coloniali e neocoloniali di sapere e potere, nel potenziamento della coesione sociale, nell’impegno civico, nella qualificazione o riqualificazione di spazi di prossimità e mediazione.
Si invita a presentare una proposta, in via orientativa (non esaustiva) sui seguenti temi e ambiti di
ricerca:
- Sistemi museali territoriali e partecipazione
- Politiche della memoria, populismi e patrimonio
- Patrimonio culturale immateriale e retoriche identitarie
- Paradigmi patrimoniali e comunità di eredità
- Risorse digitali per l’analisi e la comunicazione dei patrimoni culturali
- Turismo culturale e patrimoni culturali
- Diversità culturale e sostenibilità dei patrimoni culturali
- Migrazioni, mobilità e pratiche patrimoniali
- Appropriazione culturale, patrimoni contesi e contestati
- Prospettive di ripensamento e restituzione dei patrimoni culturali coloniali
- Intrecci teorici e pratici tra patrimoni culturali demoetnoantropologici, archeologici, artistici
- Usi politici, economici, sociali dei patrimoni culturali e conseguenti ricadute locali
- Museologia sociale e attivismo patrimoniale
Il Convegno si terrà il 12 e 13 giugno 2025 presso l’Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con il Dipartimento SAGAS
La deadline per le proposte è fissata al 15 marzo 2025
Maggiori informazioni al link oppure alla mail: convegno@simbdea.it